Auguri di cuore da Acting Tour di Daniele Gatti

ActingTourLogoJPG “Non conosco uomo…”

Carissimi amici di Acting Tour – visite guidate d’attore,

siamo spariti per un po’ , ma non vi abbiamo certo dimenticato; la vittoria di un concorso, una nuova esperienza di collaborazione a La Spezia con i migranti e la casa circondariale e tante altre novità, hanno reso necessario fermarci qualche mese dedicandoci solo ad alcuni Tour privati, ma con il nuovo anno torneremo più brillanti che mai per nuovi percorsi tra arte e letteratura da vivere insieme. Inoltre…una bella news: Acting Tour avrà presto finalmente una sede fisica a Genova dove potrete venire a trovarci per organizzare insieme tour su misura per voi!!

Cari amici ci siete mancati tanto e così, in occasione dell’Avvento, abbiamo deciso di regalarvi un momento di bellezza con un breve Acting Tour privato soffermandoci insieme sulla magnifica tela dell’Annunciazione di Maria custodita presso la Basilica di San Siro, prima Cattedrale di Genova, e dipinta dal pittore Orazio Gentileschi per augurarvi buon Natale in modo speciale e unico come siete voi. Siamo certi che l’idea vi sarà gradita e potrete anche condividerla con i vostri amici.

Buona lettura e buon viaggio nella bellezza con Acting Tour > visite guidate d’attore.            …Auguri di cuore!! Daniele e Lisa

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Orazio Gentileschi vive tra il tardo Cinquecento e il Seicento, in piena Riforma Cattolica, quando la Chiesa si rimbocca le maniche dopo lo strappo di Martin Lutero e cambia prospettiva, reintroducendo il concetto di arte a servizio della fede, un’arte che sia educativa e ricca di mistero. Principe di questo momento artistico è Caravaggio, ed Orazio Gentileschi, padre di Artemisia, è un seguace di Caravaggio.

Gli ingredienti di questa pittura sono: l’aderenza fedele al testo sacro, la semplicità che renda il soggetto comprensibile a tutti e il senso di mistero, di divino, che abita la tela.

Orazio dipinge due versioni di questo capolavoro: una è custodita alla Galleria Sabauda di Torino e l’altra, appunto, a Genova. Il pittore passa dalla nostra città probabilmente con sua figlia Artemisia al seguito, e si trattiene giusto il tempo necessario per realizzare questa e altre meraviglie prima di lasciare l’Italia e raggiungere Londra.

Protagoniste indiscusse di questo soggetto sono la luce e l’ombra. L’ombra sulla sinistra, nel fondo della stanza di Maria, simboleggia il luogo più intimo della sua persona: la sua fragile interiorità nascosta anche a se stessa, e che è anche sede delle paure che la abitano. E poi c’è la luce che sembra provenire dalla finestra sulla destra (una grande novità, tradizionalmente l’angelo e la luce nelle annunciazioni provenivano da sinistra), ma a ben vedere la luce si origina dalla colomba in volo in alto a destra, che ha appena varcato la soglia della camera da letto di Maria, la soglia della sua intimità, mediante la finestra, che rappresenta la porta dell’anima, varco di comunicazione con il divino. La colomba rappresenta lo Spirito Santo, l’Amore di Dio che scende su di lei per farne la madre del Signore. Ma questo non è tutto.

Maria è terribilmente scossa, è turbata come dice anche il Vangelo, si copre il corpo con il manto turchino dallo sguardo del visitatore e si ritrae anche con lo sguardo, tanto che l’angelo è costretto a chinarsi per cercare i suoi occhi e rassicurarla indicando con il dito indice il cielo a significare che è Dio che desidera questo e che lei deve stare tranquilla. Non deve avere paura.

La mano destra dell’angelo è la mano di Dio. Sulla sinistra egli tiene il giglio, simbolo di purezza; la purezza della Madonna che è senza peccato ed ha “trovato grazia presso Dio”. L’angelo infine veste d’oro, che è il colore di Dio padre, del Paradiso. Dietro Maria, un drappo rosso, ancora ignorato, alle sue spalle ci anticipa che nel suo futuro ci sarà grande sofferenza, la morte di un Figlio, ma è anche il colore della passione, dell’amore puro. Alle spalle della Vergine anche un letto sfatto; non si tratta solo di un’ambientazione naturalistica: il letto infatti è il luogo degli amanti, dove gli innamorati si uniscono per amarsi. E’il luogo simbolo dove si compirà l’incontro d’amore concreto tra la Madonna e lo Spirito Santo che entrerà dentro di lei.

Infine la colomba. Nel momento immortalato da Orazio Gentileschi non è tutto compiuto: la colomba ha le ali aperte e sta in attesa. Cosa attende? Il “Sì” di Maria. La luce di Dio è già pronta a scendere su di lei, ma la sua risposta non è ancora giunta e noi che guardiamo, restiamo con il fiato sospeso in attesa di conoscere la scelta che cambierà la storia dell’umanità e anche la nostra.

Accompagnamo questo breve Acting Tour personale con una preghiera laica di Alda Merini. Che questo Natale possa essere occasione di bellezza e pace per tutti voi, le vostre famiglie e il mondo intero. Perché soltanto riscoprire la bellezza può cambiare il mondo.

MAGNIFICAT (114) di Alda Merini

Se alzava le mani le sue dita diventavano uccelli,

se muoveva i suoi piedi pieni di grazia

la terra diventava sorgiva.

Se cantava tutte le creature del mondo facevano silenzio

per udire la sua voce.

Ma sapeva essere anche solennemente muta.

I suoi occhi nati per la carità,

esenti da qualsiasi stanchezza, non si chiudevano mai,

né giorno né notte,

perché non voleva perdere di vista il suo Dio.